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Immagine del redattoreDebora Boccia

I pesi che ci portiamo

“Quanto pesa la vostra vita? Quanto i vostri vissuti emotivi passati gravano sul presente e sulle vostre scelte, conquiste, ricerche presenti? E’ un po’ come avere costantemente uno zaino pesantissimo sulle spalle e quindi con molta difficoltà si riesce a camminare e ci si stanca facilmente; il più delle volte anzi capita di non riuscire nemmeno a muoversi”.

La verità è che il movimento è vita, il movimento è emozione: infatti l’etimologia della parola emozione è da ricondursi al latino emovère (ex=fuori + movere=muovere) letteralmente portare fuori, smuovere; quindi l’emozione altro non è se non un agitazione, uno scuotimento, una vibrazione dell’animo.



Quindi nel momento in cui i vissuti e le emozioni non trovano un buon canale di espressione il nostro zaino emotivo si riempi di sassi, ciottoli, scorie, materiale vario che alcune volte lo portiamo carico fino all’estremo delle nostre forze, mentre altre volte può capitare di svuotarlo impulsivamente, così all’improvviso. Ma come c’è ne possiamo liberare efficacemente? La possibilità di agire sul corporeo è un canale privilegiato per rendere consapevole l’individuo di alcuni vissuti ed emozioni che difficilmente a livello verbale potrebbero trovare un canale di espressione … dove non è efficace la parola è efficace il corpo!

Il corpo è la sede di contatto di noi con noi stessi e di noi con il mondo; oggi non è più possibile negare integrazione corpo-mente soprattutto per il benessere e la salute delle persone. Di fatti la psicoterapia corporea si basa sulla considerazione che sulla considerazione che la persona nella sua interezza non può essere artificialmente separata nelle sue parti.

L’espressione “Terapie Centrate sul corpo” indica varie terapie (Bioenergetica, il metodo Rolfing, il metodo Feldenkrais, la tecnica di G. Alexander, l’integrazione posturale, il metodo Reichiano, et ecc..) tutte condotte tramite varie esercizi applicati al corpo, visto come luogo di incontro tra mente, emozioni e spiritualità come mezzo di trasformazione e crescita. L’obiettivo è accedere alla memoria corporea per guarire eventi presenti e passati, il corpo è visto come un magazzino di esperienze. Gli approcci centrati sul corpo hanno delle caratteristiche comuni: osservano il corpo per capire il carattere, l’uso di interventi di natura fisica e la frattura mente-corpo come aspetto centrale (Piroli, Montanari, Iannazzo 2010).

Il concetto basilare è quello dell’energia vitale che viene identificato da vari autori con vari sinonimi, la malattia è vista come un messaggio che il nostro corpo ci trasmette, senza un saldo radicamento nel corpo l’Io non ha il senso della realtà; l’Io è per prima cosa un Io corporeo.

Lavorare con il corpo è un modo di mantenersi giovani e scaricare i pesi, molte popolazioni antiche come i cinesi, mongoli, giapponesi utilizzavano già dall’antichità delle discipline sul corpo per ottenere benessere fisico e psicologico come lo Yoga oppure le arti marziali; anche i Greci professavano “Mens sana in corpore sano”.


Per arrivare a noi è chiaro che leggere il linguaggio del corpo apre nuovi orizzonti di comprensione, consapevolezza e benessere. Quindi dato che ogni emozione plasma il corpo e può rimanere bloccata viene da sé che la terapia più efficace è connessa allo sblocco energetico: far fluire liberamente ed aumentare il livello innesca un inesorabile processo di ripristino.

Cosa fare? La Meditazione, lo Yoga, la Terapia Bioenergetica sono tra le strade percorribili per il benessere e la consapevolezza di sé. Gli esercizi di Bioenergetica puntano a liberare il corpo dalla corazza favorendo l’abreazione (scarica emozionale) trattenuta dalla muscolatura. Il grounding è il principale esercizio della bioenergetica, che sta per radicamento, è aiuta le persone a sciogliere la tensione dell’addome, alle game, al bacino ed è possibile che appaiano delle vibrazioni lungo tutto il corpo.

In Bioenergetica come in tante altre discipline psico-corporee gli esercizi sono molteplici: dall’utilizzo della voce, al respiro, al lavoro sugli occhi, sul bacino, sui vari livelli corporei; la cosa fondamentale è il senso che si dà e il benessere che si ottiene da questi esercizi.

Per approfondire l'argomento ti aspetto al laboratorio "I Pesi che ci Portiamo" martedì 16 Aprile alle ore 19:00 presso Mente Sociale in via dei Castani 170, Centocelle Roma.



BIBLIOGRAFIA

Piroli C., Montanari C., Iannazzo A. (2010) Corpo Integrato. Teorie e tecniche Psicorporee nella psicoterapia e nel counselling. Edizioni scientifiche ASPIC

Lowen A., Lowen L. (1979) Espansione e integrazione del copro in Bioenergetica. Manuale di esercizi pratici. Astrolabio

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